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Tutti con tutti contro tutti

L’autunno è caldo per le grandy company dell’informatica come un tempo lo era per i metalmeccanici. Uno tsunami di accordi e fusioni sugli strumenti chiave della digital life.
Ha iniziato Google che, tra le sue infinite attività (tipo) adesso si è messa a fare seriamnete la concorrenza alla Micro$oft alleandosi con Sun microsystem nello sviluppo di Star/Open Office (anche se Google per il momento si dovrebbe occupare della distribuzione, conoscendo il loro entusiasmo per il parsing probabilmente già pensano ad una ricerca di parole chive direttamente nei documenti degli utenti) del più grande progetto di office suite software alternativo a quella schifezza di MicrozzozOffice.

Quel matrimonio tra Google e Sun un attacco ai padroni del software: “Quel matrimonio tra Google e Sun un attacco ai padroni del software”
(Via Repubblica.it > Homepage.)

I padroni del software hanno risposto subito duro, andando a colpire Google nel suo tentativo di inserirsi nel mercato degli InstantMessenger (che da un paio di anni è in gran fermento) col suo GoogleTalk.

News: Microsoft and Yahoo to link IM networks: “Microsoft and Yahoo will make their respective IM networks partly interoperable by Q2 2006.”
(Via MacCentral.)

Certo che con due community come MSN e YAHOO sarà difficile per GTalk affermarsi come standard, anche perchè la sua diffusione è legata principalmente al servizio GMail che però è ancora in beta (come del resto il 90% dei progetti targati Google – in realtà perchè fa molto figo sentirsi sviluppatori per due 1 2 che ancora si sentono dei teen-ager dell’informatica).

La mazzata finale è arrivata col video, non tanto come risposta al servizio GoogleVideo quanto a tutti gli altri player (doppiosenso involontario) del media più hot del momento. Il webvideo.

Microsoft e Real insieme per Windows: “L’epilogo di una fiera, dura e spietata competizione e’ stato annunciato nelle scorse ore: risolti i problemi del passato con 761 milioni di dollari, il presente e il futuro parlano di strette alleanze”
(Via Punto Informatico.)

Un accordo che adesso lascia la sola Quicktime (di Apple) come standerd alternativo per la visione di video sul web. Anche se sta crescendo l’interesse per le potenzialità del formato video flv, nativo di Flash di Macromedia, la quale a sua volta è stata comprata lo scorso aprile da Adobe, da sempre vicina alla csa di Cupertino, il che potrebbe portare nel tempo ad una controffensiva a colpi di Quicktime che esporta flv…

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